La magia del vuoto

Il vuoto è una parola che porta con sé una connotazione negativa.

È l’assenza di qualcosa, è un luogo scomodo.

È incertezza e smarrimento, a volte angoscia.

Sai stare nel vuoto?

Me lo sono chiesto molte volte.

Amo il fare, odio la pigrizia.

Riempire il tempo con quello che mi nutre è naturale e stimolante.

Ma è sempre nutriente quello che facciamo?

Le persone, le cose, gli impegni, i social, il cibo, le telefonate in macchina, gli aperitivi, le cene.

Fare più cose contemporaneamente. Correre.

Cosa succede se rallentiamo? Se tutto questo si ferma?

Succede che stai con te.

Succede che ti ascolti senza rumori esterni.

Succede che lasci emergere.

E quello che emerge non è sempre piacevole, per questo lo vogliamo coprire.

L’ho sperimentato durante i primi colloqui di counseling.

A un certo punto, tra me e il cliente il vuoto. Panico. Cosa devo dire adesso? Devo dire qualcosa per riempire questo vuoto, non riesco a sostenerlo.

Ci provo, cerco le parole giuste. Ancora vuoto. Ci riprovo. Nulla.

Questa volta respiro, attendo, sto nel silenzio. Faccio spazio.

In questo spazio arriva l’emozione che le parole stavano coprendo.

Arriva la paura, lo smarrimento.

E in questo nulla accade la magia dell’autosostegno.

Accade che la confusione diventa chiarezza.

Accade che arriva l’intuizione e la risposta dal cliente.

Dovevo solo aspettare, e avere fiducia in lui.

Rallentare e aspettare, invece di riempire.

Imparare a fare spazio, a non programmare. A fermarsi ad ascoltare.

A stare con quello che c’è senza voler fuggire.

A sentire quello che a volte preferiremmo non sentire.

A scegliere una pagina appositamente vuota.

Per poterla scrivere con parole nuove e più vicine al nostro linguaggio.

In questo modo il vuoto diventa anche uno spazio di forza, di potere personale.

Diventa la possibilità di creare la propria realtà, di trovare le nostre risposte, di esprimere la nostra unicità.

Di trovare nuove energie per dare vita a qualcosa di autentico.

Diventa la possibilità di agire senza automatismi ma con piena consapevolezza.

È movimento interiore invece che stasi.

È pura vita.