Questo, e anche quello
Uno degli apprendimenti più preziosi che ho ricevuto durante il mio percorso formativo in counseling è stato imparare a sostituire il “ma” con “e”.
Una sostituzione tanto semplice quanto potente.
Un esercizio che ci aiuta a vedere che possiamo essere tante cose senza metterle in contrapposizione, integrando invece di separare.
Quante volte abbiamo visto nella diversità interna ed esterna una difficoltà invece di una risorsa? Quante volte ci siamo trovati a dover spiegare che siamo una cosa, e nello stesso tempo un’altra?
La diversità è un elemento difficile da comprendere e da gestire, per gli altri e anche per noi stessi. Così difficile che a volte siamo portati a nascondere quelle parti che sono così diverse da far fatica a trovare spazio.
Come possiamo manifestare qualcosa che è apparentemente contrastante con quello che siamo abituata a manifestare?
Sono riservata, ma e mi piace stare in mezzo alle persone.
Sono responsabile, ma e un po’ folle.
Sono semplice, ma e anche complessa.
Sono elegante, ma e adoro stare in tuta.
Sono coraggiosa, ma e a volte mi vergogno.
Sono una mamma, ma e anche una donna.
Eliminare quel ma è il primo passo per eliminare un contrasto che sentiamo prima dentro e poi portiamo fuori, anche senza accorgercene. Eliminando la separazione interna, possiamo accogliere anche quella delle persone che ci circondano.
Possiamo comprendere meglio che non è necessario avere lo stesso pensiero per stare in relazione.
Iniziamo ad accorgerci che un’altra opinione può esistere senza essere in contrasto con la nostra.
Ci apriamo alla diversità come risorsa e non come nemico da combattere.
Riconosciamo la bellezza di tante parti che possono coesistere anche se sono molto diverse.
E smettiamo di volerle cambiare, per farle stare assieme.
In qualunque contesto, compreso quello aziendale, possiamo coltivare la diversità delle persone come risorsa preziosa che ci arricchisce e ci permette di aprirci a nuove prospettive, camminando nella stessa direzione, ognuno con il proprio passo.
Siamo questo, e nello stesso tempo anche quello.